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al testo di Marco Bruni
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Spifferi di traverso premono, sulle persiane nude, ansimi e gemiti, trasudano l'aria d'irriducibile essenza, dal tubo sopra la tettoia, gocciola il piovano, maschere di ebano, bisbigliano impronuncaibili segni; fra le maglie, l'ispide infida e ribelle, aspettta al varco, il rossetto si disfa, cola imbevuto del liquido fatale, in questo mare fermo, che pare inedito desino; l'influencer da tastiera, cerca la sua convenienza, la lotta si fa dura, il marketing s'affuffa d'infinito, affoga dentro un bicchiere di buon vino immacolato l'insipienza, turgida, derisa e lottizzata; nel mercato poco fuori, si combatte al centesimo, alla sagra della miseria, dove tutto pare conveniente, indissolubile certezza di genuinità paterna, due signore parlano una lingua che non conosco.
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